Parco del Matese, lavori di perimetrazione terminati entro fine anno. Giarratano: “Fra comuni e aziende nasca sinergia”

Il Parco Nazionale del Matese è ormai una realtà ed entro la fine dell’anno il lavoro di perimetrazione sarà completato in modo da iniziare a lavorare sulla governance. Era il 29 novembre 2017 quando il Senato istituisce, con l’approvazione delle modifiche alla l. 394/91, il Parco Nazionale del Matese. Un parco Nazionale che “protegge” quel massiccio dell’appennino centrale che prima di allora era diviso da un Parco Regionale nella regione Campania e zone SIC e ZPS nel Molise. Da allora varie sono state le riunioni che la Regione Molise ha indetto al fine, non solo di rendere edotti i sindaci ma anche di renderli protagonisti nei vari step affinché si costituisca l’Ente Parco. Oggi i comuni matesini già vivono all’interno di un Parco ma è necessario fare il primo passo, quello della perimetrazione. L’ISPRA ha già proposto una perimetrazione negli scorsi mesi di concerto con i comuni e le regioni che raggruppa già i confini presenti dalle zone naturalistiche ed entro l’anno sarà conclusa tanto da creare una delimitazione effettiva al Parco. “Stiamo lavorando insieme all’ISPRA affinché si decida la giusta perimetrazione per il Parco che metta insieme le varie esigenze del territorio – ricorda l’Assessore regionale all’ambiente Nicola Cavaliere. – Il Parco non è un limite ma un’opportunità per la nostra regione in termini economici che mette insieme natura, cultura, tradizioni e gastronomia”. Il Parco è l’ente ad hoc per mettere in sinergia i comuni che ci vivono proprio perché devono condividere bisogni ed esigenze comuni dalla tutela della natura a quella della valorizzazione della cultura e tradizioni. “Tra i comuni e le aziende deve nascere una certa sinergia. In tutti i Parchi Nazionali d’Italia più alta è la concentrazione delle aziende rispetto al resto del territorio grazie alle certificazioni che nascono dal confronto tra le aziende agricole ed ente parco, – così Dott.ssa Maria Carmela Giarratano, Direttrice Generale del Ministero dell’Ambiente. – E’ provato che chi vive all’interno di ambienti dove la biodiversità è elevata, alta è la qualità della vita”. Ottimi motivi per affrontare i prossimi passi della realizzazione del Parco attingendo ad esperienze simili con la volontà di diventare una comunità matesina unita nel difendere le peculiarità dell’area.

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