“Con lo sguardo di Gesù dentro la storia del Basso Molise”, entra nel vivo il nuovo anno pastorale

Chiesa sinodale in missione

Chiesa sinodale in missione: con la tappa conclusiva del Convegno diocesano è entrato nel vivo il nuovo anno pastorale della Diocesi di Termoli-Larino. Venerdì 11 ottobre il Vescovo, Gianfranco De Luca, ha incontrato i delegati delle comunità parrocchiali nell’auditorium della parrocchia di Santa Maria degli Angeli a Termoli in occasione del terzo momento previsto per condividere un percorso comune che quest’anno ha come parola guida “Con lo sguardo di Gesù dentro la storia del Basso Molise. Pane spezzato e condiviso”. L’assemblea di venerdì ha infatti seguito il primo incontro di annuncio, con la riflessione di padre Alessandro Bonetti, un secondo momento di elaborazione con i numerosi incontri organizzati nelle quattro zone pastorali (Termoli-San Giacomo, Larino-Campomarino, Montenero-Castelmauro e Santa Croce-Casacalenda) a livello zonale, interparrocchiale o parrocchiale fino ad arrivare, dunque, al terzo appuntamento di sintesi programmatica che ha raccolto il lavoro svolto dalle varie comunità con le proposte operative.

Il Vescovo De Luca si è soffermato proprio su questo metodo di sinodalità in missione, così come indicato più volte da Papa Francesco, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito e partecipato agli incontri offrendo occasioni di ascolto, confronto, proposte e iniziative per “camminare insieme” nel corso dell’anno pastorale appena iniziato: “un grazie vero e convinto e soprattutto segnato dalla speranza”. I punti su cui mons. De Luca si è concentrato riguardano la comunità di vicinato, il Vangelo sociale basato su educazione e carità, povertà e umiltà contro le logiche di potere, l’amicizia anche verso lo sconosciuto, la direzione dell’esistenza personale e comunitaria, a liturgia Eucaristica riscoperta e vissuta in pienezza, lo stile della presenza di Gesù nella storia e nella vita del Basso Molise, ossia la Benedizione. “Per questo occorre essere promotori di dialogo e fautori dell’incontro, senza esclusioni e arroccamenti, cercando insieme il bene di tutti nelle scelte di ogni cittadino e delle comunità cristiane. Al centro sempre gli ultimi, i poveri di ogni genere, dando impulso a gesti e iniziative che ci sensibilizzino di più e ci portino a condividere più da vicino i loro problemi e le loro sofferenze facendo proprio il “progetto di Gesù”.”

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