Payback, via il superticket sanitario e più borse di studio ai medici: semaforo verde dal Consiglio

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, a firma dei consiglieri Greco, Nola, De Chirico, Fontana e Primiani, avente ad oggetto: “Utilizzo risorse derivanti dai c.d. payback”. L’atto di indirizzo nello specifico parte dalla considerazione che la legge n. 12/2019 prevede che le aziende farmaceutiche titolari di autorizzazione all’immissione in commercio sono tenute a versare entro il 30 aprile 2019 un ammontare complessivo di 2.378 milioni di euro a titolo di recupero integrale delle risorse finanziarie connesse alle procedure di ripiano della spesa farmaceutica per gli anni 2013-2017 (payback) e che tale importo verrà ripartito tra le varie Regioni. Al Molise spetterebbero circa 4 milioni e 200mila euro. Pertanto il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta regionale a destinare una quota di tale riparto destinato al Molise per l’abolizione del superticket, a partire dalle fasce più deboli della popolazione. Si impegna altresì lo stesso Presidente della Regione a destinare, prioritariamente, parte delle medesime risorse al finanziamento di ulteriori borse di studio per medici specializzandi.

M5S: “Riacquistato il potere di indirizzo. Più investimenti nella formazione dei giovani medici”
“Con l’approvazione di questo atto – commentano soddisfati i consiglieri regionali del M5S – riusciamo innanzitutto ad azzerare il superticket sanitario partendo dalle fasce più deboli della popolazione. Da anni, infatti, la Regione ha introdotto il superticket nella misura massima applicabile. Tuttavia nei mesi scorsi grazie all’azione dell’ex Ministro della Salute in quota M5S, Giulia Grillo, le aziende farmaceutiche devono versare alle Regioni oltre 2 miliardi di euro a titolo di recupero integrale delle risorse finanziarie connesse alle procedure di ripiano della spesa farmaceutica per gli anni 2013-2018, appunto payback. Giorni fa un accordo in Conferenza Stato-Regioni ha deciso che, per quanto riguarda la prima tranche relativa agli anni 2013-17, arriveranno alle regioni oltre 1.600 milioni di euro di cui 4.337.303 euro al Molise. Con la nostra mozione parte di questi fondi saranno utilizzati all’abolizione del superticket a partire dalle fasce più deboli della popolazione per poi proseguire per scaglioni di reddito. Un’altra parte servirà a finanziare altre borse di studio di specializzazione medica dal momento che i fondi previsti dalla Giunta regionale, dopo l’approvazione della nostra mozione sul tema, è di soli 220.000 euro che sono utili a finanziare due sole borse. Oggi, dunque, il Consiglio regionale si è riappropriato di una sua delle sue funzioni sostanziali: il potere di indirizzo. Ma ciò che più conta è che investiamo di più nella formazione dei giovani medici e aiutiamo tutti i molisani che hanno difficoltà a curarsi”.

Tariffe Trenitalia agevolate agevolate o gratuite agli agenti di sicurezza.
Il Consiglio ha approvato a maggioranza (9 favorevoli 4 contrari) una mozione, a firma dei consiglieri Calenda e Micone, concernente: “Convenzione Regione Molise con Trenitalia e altre aziende di trasporto su strada per libera circolazione agenti di pubblica sicurezza anche se non in servizio”. Ha illustrato la mozione il primo firmatario Calenda. L’atto di indirizzo impegna il Presidente della Regione e l’Assessore competente a stipulare un accordo con Trenitalia al fine di permettere l’applicazione di tariffe agevolate o gratuite per gli agenti di sicurezza in divisa o in borghese, al fine di garantire una maggiore sicurezza sui trasporti regionali, sia su gomma che su ferro. Si impegnano altresì i medesimi componenti della Giunta regionale ad estendere tale convenzione anche al personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’Assise chiede poi alla Giunta di riformulare, laddove ce ne fosse bisogno, gli accordi e i contratti con le società che si occupano di trasporti pubblici su strada, al fine di estendere i suddetti benefici anche agli agenti di pubblica sicurezza non in divisa, i quali, secondo le vigenti norme, hanno l’obbligo di intervenire in caso di necessità. La mozione prevede, in ultimo, che i citati impegni siano recepiti nel prossimo bando di gara per l’affidamento del Trasporto Pubblico Locale regionale. Nella premessa della mozione, infatti, dopo aver ricordato come in tal senso si sono mosse anche altre Regioni, si evidenzia come con la stipula di detti accordi si potrebbe ovviare, soprattutto in caso di immediato pericolo alla carenza di agenti di Polizia Ferroviaria, alla luce di ridimensionamento del personale posto in essere negli ultimi anni e che – è specificato nel testo votato – ha riguardato in particolare la nostra regione.

Indicizzazione pensioni, Comitato per la legislazione e tutela per i presidi di assistenza sanitaria.
Il massimo Consesso regionale ha ancora votato a maggioranza (favorevoli 10, astenuti 5) una mozione, a firma dei consiglieri Fanelli e Facciolla, avente ad oggetto “Contrarietà all’eliminazione delle indicizzazioni delle pensioni prevista nella Legge di Stabilità. Impegno a condividere le ragioni dei sindacati CGIL, CISL e UIL”. Con la mozione varata, il Consiglio regionale impegna il Presidente della Regione a rivolgersi al Presidente del Consiglio, al Consiglio dei Ministri e al Parlamento per evitare che il Governo elimini il meccanismo di indicizzazione delle pensioni. Si impegna lo stesso Presidente della Giunta ad interessare la Conferenza delle Regioni per evitare i tagli previsti in manovra dal Governo, e a sostenere le ragioni dei sindacati CGIL, CISL e UIL. Approvata in aggiunta, all’unanimità, una mozione, a firma dei consiglieri Fanelli e Facciolla, ad oggetto “Istituzione del Comitato per la Legislazione in attuazione dell’art. 31 dello Statuto. Sperimentazione di modalità transitorie per l’inserimento di procedure valutative. Impegno ad adottare modifiche statutarie”. Con l’atto approvato l’Assemblea impegna il suo Presidente e il Presidente della I Commissione ad attuare quanto previsto dall’art. 31 dello Statuo della Regione Molise attraverso l’istituzione del Comitato per la legislazione, secondo le disposizioni previste dall’art. 34 e 69. Il Comitato, secondo l’art. 31 dello statuto è “chiamato a rendere pareri sui progetti di regolamento della Giunta regionale, sulle proposte di legge regionale contenenti disposizioni di delegificazione e sugli atti di indirizzo del Consiglio regionale inerentialla predisposizione di testi unici”. L’art. 69 del medesimo Statuto demanda, nell’attesa delle costituzione dello stesso Comitato, le sue funzioni alle Commissioni consiliari permanenti secondo competenza per materia. Si impegnano altresì i medesimi soggetti istituzionali ad individuare le forme per l’avvio di una sperimentazione, in seno a tale comitato o in altre forme, utile per la valutazione delle politiche e degli atti normativi, come previsto dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle regioni e delle Province Autonome nell’ambito del progetto CAPIRE. L’Aula consiliare, infine, ha votato all’unanimità una mozione, a firma dei consiglieri Fanelli e Facciolla, recante: “Piano di sicurezza per i presidi di continuità assistenziale (ex-guardie mediche) sul territorio regionale. Maggiori fondi e opere di messa in sicurezza e ristrutturazione dei locali”. Con la mozione il Consiglio impegna il presidente della Regione: a fornire indicazioni ai Direttori Generali dell’ASREM per la predisposizione della mappatura e della localizzazione dei presidi territoriali di continuità assistenziale al fine di elaborare un piano di sicurezza; a realizzare degli impianti di video sorveglianza, anche di concerto con i Comuni, presso le sedi delle guardie mediche; a dotare di maggiore illuminazione, di videocitofono ed a ristrutturare i presidi di continuità assistenziale, di concerto con Asrem e Comuni; a fissare, come richiesto dall’Ordine dei Medici, senza ulteriore ritardo presso l’ASREM un incontro per l’individuazione delle soluzioni appropriate e delle opportune iniziative da assumere nelle sedi competenti, a tutela della sicurezza e della dignità degli operatori del Servizio.

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