“Campobasso in fiera” trasloca al centro città fra polemiche e sperimentazioni. Il sindaco: “E’ una prova, vogliamo rivalutare l’area interna del capoluogo”

Da novembre “Campobasso in fiera” non si svolgerà più nella zona industriale. La tradizionale manifestazione organizzata dall’Anva Confesercenti e in programma l’ultima domenica di ogni mese trasloca (o meglio ritorna) a centro città. Una decisione presa dall’amministrazione comunale guidata da Roberto Gravina che ha già confermato la concessione degli spazi non più lungo via Ferro ma in un’area centralissima che, a dire il vero, ancora non è definita. Motivo: perseguire la politica della rivalutazione della zona più interna del capoluogo e della centralizzazione dei più grandi eventi promossi dal Comune in collaborazione con i vari partner. Ma fra gli utenti, sia residenti che provenienti dai comuni limitrofi, già monta la polemica. Domenica scorsa infatti i fruitori della fiera, adocchiato l’annuncio o informati del trasferimento, sono rimasti sorpresi e per la maggior parte contrariati. E nelle scorse ore anche molti cittadini non abituali frequentatori della manifestazione hanno storto il naso per i possibili disagi che verrebbero a crearsi con questa decisione.

Da una parte viene meno una location che si era rivelata negli ultimi anni funzionale e molto apprezzata, sia per gli ampi spazi che hanno permesso agli ambulanti di predisporsi in maniera ordinata, consegnando un percorso lineare agli utenti, sia per la facilità per questi ultimi di trovare parcheggio e di non imbottigliarsi in un traffico congestionato come, nella routine, avviene al centro di Campobasso (d’altronde non esiste ancora una mega isola ecologica e chissà se mai ci sarà). Dall’altra parte i parcheggi in fondo limitati per accogliere e gestire anche l’utenza dei centri limitrofi potrebbe creare problemi sia al traffico, soprattutto se questo verrà limitato in stile Corpus Domini, sia alla fruizione della sosta per le auto. “Si tratta di una decisione sperimentale“, ha voluto assicurare Gravina, che giustifica così la scelta dell’amministrazione: “Sin dalla campagna elettorale abbiamo detto che avremmo voluto rivalutare il centro attraverso una serie di iniziative e manifestazioni. In questo modo inoltre i commercianti potranno sentirsi liberi di restare aperti la domenica e provare ad aumentare i fatturati. Visto che ci si lamenta che i centri commerciali spostano l’utenza verso la periferia intendiamo, anche con provvedimenti come questo, di riequilibrare l’asse in direzione del centro“.

Eppure in passato ci sono state tante polemiche sulle aperture straordinarie dei negozi e per straordinarie non ci si riferisce solo alle feste più importanti dell’anno ma anche alle domeniche. Inoltre la maggior parte delle attività commerciali al centro la domenica restano chiuse. Davvero in questo modo saranno incentivate a fare la settimana “piena”? “Ci prendiamo questa responsabilità“, ha aggiunto il sindaco. “Se le cose non dovessero funzionare, opteremo di nuovo per un cambio. La sperimentazione comunque durerà qualche mese, poi valuteremo se confermare la scelta o no“. Ignoto al momento resta comunque il perimetro della fiera. Una volta la manifestazione si svolgeva nell’area dell’ex Romagnoli ma gli stand potrebbero essere disposti in prossimità delle piazze centrali. Secondo indiscrezioni potrebbero occupare piazza Pepe, Corso Vittorio Emanuele II, la traversa di via Verdone e quella di fronte a Palazzo San Giorgio. Oppure potrebbero seguire viale Regina Elena, fino a piazza Falcone e Borsellino. L’area dell’ex Romagnoli, quindi, non sembra al momento essere la priorità, come confermato dall’assessore al Commercio, Paola Felice.

Stiamo ragionando più sulle strade centrali“, ci ha comunicato l’esponente della giunta comunale. “Ma ammettiamo che la definizione della logistica non è semplice. Stiamo studiando come trasferire i singoli operatori, anche perché c’è chi ha solo il gazebo, chi ha il camion, ecc. E’ necessario quindi creare la migliore situazione senza generare allo stesso tempo grosse problematiche per il traffico. I sopralluoghi sono costanti e stiamo lavorando sulla mappa per avere una disposizione a breve almeno sulla carta“. Sui malcontenti che si sono creati e che rischiano di crearsi anche l’assessore Felice parla di presa di posizione. “Sappiamo che ogni scelta non può accontentare tutti. L’obiettivo è che gli avventori che vengono da fuori possano entrare in città, rivitalizzarla insieme ai residenti e fruire poi delle attività commerciali fisse, dal bar e dal ristorante al negozio di altro genere che intenderà essere aperto quella domenica“.

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