Infrastrutture carenti e sanità al collasso, la “benedizione” del New York Times rischia di svanire presto. Pd: “La superstrada a 4 corsie è irrimandabile”

La risonanza mediatica che il Molise ha avuto con l’articolo pubblicato dal New York Times sulle mete dell’anno, per il 2020, ai fini turistici, potrebbe scoppiare come una bolla di sapone in mancanza delle adeguate infrastrutture che garantiscano collegamenti veloci e sicuri. Un ritardo storico che la regione rischia di pagare caro se non velocizza il passo, proprio ora che sta iniziando a percepire una visibilità che in passato non aveva avuto, o magari poco e per lo più in maniera negativa. E’ l’appello dei consiglieri del Pd di Palazzo San Giorgio (Antonio Battista, Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore e Giose Trivisonno) che sono intervenuti in conferenza stampa anche per nome de La Sinistra per Campobasso. Non è certo solo l’articolo del NYT ad aver spinto il gruppo d’opposizione a far sentire la propria voce, quanto piuttosto l’emergenza legata all’ultimo incidente stradale verificatosi due giorni fa, in cui ha perso la vita una donna e a seguito del quale il marito della stessa è stato trasferito all’ospedale di Ancona, l’ambulanza scortata dalle forze dell’ordine per permettere un viaggio quanto più rapido e senta intoppi in una situazione delicatissima. “Serve una strada importante di collegamento, sia per quanto rigurda turismo e commercio, sia per emergenze legate a motivi sanitari”, ha detto Trivisonno. “Un molisano non può fare 300 chilometri per un intervento, stiamo spigendo affinché Neurochirurgia venga ripristinata al Cardarelli”, ha aggiunto Salvatore. “Ma serve una collaborazione proattiva della Regione”. Per Battista prioritario è lavorare sulle infrastrutture. “Continueremo a batterci per la strada a  corsie”, ha affermato. “Rischiamo di vedere avverarsi la stima fatta per il 2030, una regione che conterà meno di 250mila abitanti”.

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