Il Molise che scompare, Conte rilancia i 36 milioni del Patto per il Sud. “Francesca Colavita sinonimo di eccellenza”

Un Molise isolato, mangiato giorno dopo giorno dallo spopolamento, incapace di reagire per via di un’economia debole e di una politica che non riesce ad invertire il trend negativo, prova a recuperare terreno con gli investimenti previsti con il Patto per il Sud 2030 che il premier Giuseppe Conte ha presentato ieri a Gioia Tauro (Calabria) considerandolo un “progetto per l’Italia, ambizioso, che opera in una prospettiva non annuale ma, per la prima volta per il Mezzogiorno, decennale“. Degli 825 milioni di euro annunciati dal presidente del Consiglio, spalmati su cinque anni e distribuiti a tutti i Comuni delle regioni del Sud, 36 milioni di euro saranno destinati ai 136 Comuni del Molise fino al 2024, in particolare 7,2 milioni di euro l’anno a partire dal 2020 di cui 4,5 milioni agli 84 Comuni della provincia di Campobasso, 2,7 milioni di euro ai 52 della provincia di Isernia. Conte ha sottolineato l’importanza degli investimenti per dare l’opportunità al Mezzogiorno di sfruttare e sfoggiare le proprie qualità che possano contribuire alla crescita e all’immagine del Paese, citando fra le altre cose il Molise e nello specifico la ricercatrice Francesca Colavita. “Il Sud deve diventare sinonimo di eccellenza – ha detto. – Ce ne sono già migliaia in tutto il mondo come Francesca Colavita, la ricercatrice, di origini molisane, dell’equipe dello Spallanzani che ha isolato il coronavirus. Una eccellenza espressa dal nostro Meridione che ha contribuito a impreziosire l’immagine del nostro Paese agli occhi della comunità internazionale. Dobbiamo liberarci da narrazioni tossiche in cui si parla del Sud solo con accenti negativi”.

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