Asrem, Scafarto confermata direttore sanitario per 3 anni: “Picco contagio raggiunto? Determinanti i comportamenti delle persone”

Maria Virginia Scafarto è stata confermata direttore sanitario Asrem. Già Commissario dell’Azienda sanitaria dopo la scadenza dell’incarico di Gennaro Sosto e successivamente nominata ds per un periodo di 60 giorni, è stata confermata al vertice della Direzione sanitaria per i prossimi 3 anni. Il provvedimento è stato firmato dal direttore generale Asrem, Oreste Florenzano, che ha provveduto anche ad assegnare gli obiettivi da raggiungere e quelli determinati dall’emergenza Covid-19. La Scafarto ha saputo gestire e coordinare, durante il mandato breve, la fase forse più critica del contagio da Coronavirus in regione in collaborazione con il personale. Anche se, con oltre 200 pazienti positivi in isolamento, oltre venti ricoverati al Cardarelli, anziani asintomatici fra Ss. Rosario e una casa di riposo ed appena 17 clinicamente guariti a fronte di 269 casi accertati, non si può certo abbassare la guardia. Si può dire intanto che il picco sia stato raggiunto? “E’ difficile dirlo – ci comunica al telefono. – Molto dipenderà dal comportamento che avranno le persone nelle prossime settimane, considerando anche la nuova fase che si aprirà dal 4 maggio con una revisione delle restrizioni. Il distanziamento sociale è stata una valida arma per ridurre in maniera significativa il contagio“. Ci sono novità sul fronte tamponi?Abbiamo effettuato un reset per ricalibrare gli strumenti a nostra disposizione e ci saranno aggiornamenti nei prossimi giorni. Processiamo circa un centinaio di tamponi al giorno. Gli ultimi hanno dato tutti esito negativo ma altri sono già in elaborazione“. E’ prevista una riorganizzazione della mappa dell’emergenza?Considerando la decelerazione dell’avanzamento del contagio non sono previsti cambiamenti, considerando peraltro che nelle scorse settimane abbiamo redatto un piano al buio per rispondere in maniera più rapida possibile alla gestione e al trattamento dei pazienti positivi più esposti e con sintomi. Bisogna restare tuttavia con gli occhi aperti e pronti per ulteriori disposizioni, in quanto potremmo ritrovarci dall’oggi al domani in una fase 3 o 4. Ripeto, sarà importante anche il comportamento preventivo delle persone“.

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