“Spunta” ripetitore in contrada San Giovanni, residenti non ci stanno: nasce comitato civico

La notizia di una probabile installazione di un’antenna e/o di un ripetitore per la telefonia mobile nella zona di Contrada Limiti/Contrada San Giovanni a Campobasso sta destando grande preoccupazione e sconcerto. Tanti cittadini della zona hanno sentito il bisogno così di riunirsi in un comitato civico per contrastare la paventata possibilità che sorga all’improvviso un impianto di telefonia mobile, con tutte le conseguenze che comporterebbe. Sembrerebbe infatti che il ripetitore dovrà sorgere in una zona altamente antropizzata della contrada, che con sorpresa e smarrimento cerca di avere notizie certe e rassicurazioni. Famiglie intere manifestano serie preoccupazioni per la propria salute e lamentano la possibilità di vedersi sbucare all’improvviso un ripetitore che inciderebbe in senso negativo sulla propria serenità e tranquillità. Un altro elemento di sconcerto risiede nel fatto che l’eventuale presenza di un ripetitore tra abitazioni civili, oltre agli eventuali danni ambientali e alla salute, comporterebbe l’automatico deprezzamento del valore degli immobili della zona. “Non è possibile rimanere inerti e indifferenti: l’Amministrazione comunale di Campobasso non può consentire uno scempio del genere”, commenta il consigliere comunale Alberto Tramontano. “Pertanto è necessario monitorare con urgenza le richieste di installazione e di bloccare quelle previste in zone densamente antropizzate (come la zona di contrada Limiti/San Giovanni). I tanti cittadini campobassani che vivono in contrada Limiti/San Giovanni hanno diritto alla salute, hanno diritto a non avere un contesto ambientale deturpato e hanno diritto ad avere abitazioni che non perdano valore per scelte scriteriate. È indispensabile modificare con tempestività il “REGOLAMENTO COMUNALE PER L’INSTALLAZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE PER TELEFONIA MOBILE, RADIOTELEVISIVI E DI RADIODIFFUSIONE” che non garantisce che detti impianti possano sorgere all’improvviso a ridosso di abitazioni civili e in zone densamente abitate. Inoltre occorre predisporre con altrettanta tempestività un piano comunale che preveda l’individuazione di zone idonee alle installazione di antenne e ripetitori in modo tale che non venga più consentito che attraverso iter amministrativi spesso oscuri e non controllabili tali installazioni sorgano tra le abitazioni civili mettendo a repentaglio la salute dei cittadini, la salubrità dell’ambiente e il valore degli immobili, frutto spesso di enormi sacrifici. La salute dei cittadini prima di qualsiasi altro interesse”.

(foto repertorio)

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