Giornata ambiente, Toma: “Aree interne decisive contro la pandemia. Passare a un isolamento attivo”

«Una delle cose che abbiamo imparato da questa pandemia è che occorre rimodulare i nostri stili di vita e riequilibrare quel rapporto uomo-ambiente alterato da comportamenti scorretti che, giorno dopo giorno, hanno ferito la natura e compromesso gravemente l’ecosistema e la biodiversità.
È bene partire da questa consapevolezza e riaffermare la volontà di cambiamento in occasione del World Environment Day, la Giornata mondiale dell’ambiente.
Si è parlato molto in tempo di Covid-19 del fatto che questa crisi porterà a rivalutare le aree interne, luoghi salubri, poco antropizzati, incontaminati, e le risorse che questi territori possono mettere in campo.
Si tratta, però, di chiarire l’equivoco che ha fin qui caratterizzato l’elemento spaziale nella governance dei territori, nel senso che tali aree sono rimaste pressoché vergini perché escluse dalle direttrici di sviluppo e, dunque, isolate.
La pandemia ci ha insegnato che l’isolamento del territorio, la bassa densità demografica possono essere una carta da giocare. Potremmo ripartire da qui sollecitando il Governo nazionale affinché si passi da un isolamento passivo, com’è stato finora, ad un isolamento attivo di queste zone, coniugando lo sviluppo con la sostenibilità ambientale.
Il futuro sta nell’allargamento del focus della politica dalle aree metropolitane e intermedie a quelle periferiche. È chiaro che il turismo non può essere l’unico paradigma nella programmazione degli interventi. Ci vogliono politiche attive vere nel campo infrastrutturale e in quello dei servizi in una nuova vision d’integrazione e pari opportunità tra le varie aree geografiche del Paese».
Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente che quest’anno è dedicata al tema della biodiversità.

Legambiente: “La Regione cambi passo”
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e viene celebrata ogni anno il 5 giugno. Proprio durante l’emergenza che è ancora in atto è quanto mai necessario avviare con forza e consapevolezza un confronto sulle tematiche ambientali e sul loro ruolo nel quadro di uno sviluppo sostenibile per il futuro di tutti noi. “È per questo che riteniamo importante, come non mai, aprire un dibattito rispetto a quali siano le politiche che potranno aiutare il Molise a risollevarsi dopo il Covid19 – dichiara Andrea De Marco, direttore di Legambiente Molise – portando al centro della discussione temi che possono contribuire a migliorare le sorti future della nostra terra.” Legambiente Molise ha presentato oggi il documento “Molise 2030: basi di ripartenza post Covid-19” in cui affronta e illustra in 6 punti quali potrebbero essere alcune delle basi da cui ripartire per programmare e progettare interventi in grado di sostenere la svolta sostenibile che potrebbe fare bene al Molise, chiedendo alla politica regionale coraggio per abbandonare le vecchie idee di sviluppo e forza per proiettare la nostra regione in un futuro che per troppo tempo si è aspettato. “Questo documento – dichiara la Prof.ssa Maria B. Forleo, Direttrice del Comitato Scientifico di Legambiente Molise – è una base di proposta in grado di indirizzare le prossime scelte programmatiche regionali, allineandole al Green Deal europeo e nazionale, di cui si parla ormai da tempo, e soprattutto al recente Piano per la ripresa della Commissione Europea e alle misure del Governo nazionale. Anche una regione piccola come il Molise – conclude la Forleo – deve, non può, utilizzare le prossime risorse per puntare tutto su politiche orientate alla sostenibilità e al benessere della comunità regionale”.

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