Una colletta per l’ultimo viaggio di Alì, stroncato da un malore. Da anni era in Molise per lavoro con 4 figli da sfamare

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Ali Amjad era un uomo pakistano di 47 anni che, come molti suoi connazionali, è stato costretto a lasciare la sua terra per cercare un posto sicuro dove poter vivere in pace, lavorare e un domani ricongiungersi con la sua famiglia. Arrivato in Italia nel 2016, Alì era stato accolto in diversi centri di accoglienza straordinaria, fino ad arrivare a Sepino, in provincia di Campobasso, una volta ottenuta la protezione internazionale. A Sepino Alì aveva iniziato una nuova vita, quasi cinquantenne si era messo in gioco tornando tra i banchi di scuola e aveva svolto un tirocinio formativo presso un’azienda del posto. Tutto pur di riuscire un giorno a dare una vita dignitosa ai propri cari che da lui dipendevano. Ali aveva una moglie e 4 bambini, salutati con la promessa di vivere finalmente presto tutti insieme. Purtroppo il cuore fragile di Ali non ha retto e in una notte di inizio settembre ha smesso di battere. Arresto cardiaco. Per fare in modo che il suo corpo possa tornare nella sua terra e per permettere alla famiglia di dargli degna sepoltura, l’associazione “Dalla parte degli ultimi”, ente gestore del progetto SIPROIMI del Comune di Sepino, ha lanciato una raccolta fondi. Chiunque volesse dare il proprio contributo può farlo contattando l’associazione “Dalla parte degli ultimi” all’indirizzo mail dallapartedegliultimi@gmail.com o al numero telefonico 0874/98238.

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