Recovery Fund, Patriciello: “Fondi da Bruxelles per sviluppo Mezzogiorno, grave ignorarlo”

“Gli aiuti europei rappresentano un’enorme opportunità di sviluppo per l’Italia, ma il messaggio che arriva da Bruxelles è chiaro: i 209 miliardi assegnati al nostro Paese non sono un assegno in bianco per finanziare consenso, ma soldi fondamentali per sostenere soprattutto lo sviluppo del Mezzogiorno. Senza il Sud e i suoi ritardi strutturali, all’Italia sarebbero stati assegnati molti meno fondi. Mi auguro che il Governo ne tenga conto quando sarà chiamato a presentare i progetti in sede europea: sarebbe grave e imperdonabile sprecare questa occasione”. Lo ha detto Aldo Patriciello, eurodeputato e membro del Partito Popolare europeo, commentando il discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dinanzi all’Eurocamera riunita in seduta plenaria a Bruxelles. “Non c’è momento migliore per cambiare davvero le cose di quando c’è in ballo il futuro del Paese – ha dichiarato l’europarlamentare azzurro. – Il Recovery fund sarà dunque cruciale per invertire la rotta considerato che il suo obiettivo prioritario è quello di far correre finalmente l’Italia ad un’unica velocità. Basta dualismi, basta con l’insostenibile divario tra nord e sud. Il Mezzogiorno non ha bisogno di mance ma di infrastrutture, trasporti, investimenti, asili nido, lavoro. In una sola parola: diritti”, ha spiegato Patriciello, concludendo con un passaggio sul discorso pronunciato dalla Presidente della Commissione Ue: “Ho apprezzato molto il discorso della Presidente Von der Leyen: parole di buon senso e grande pragmatismo pronunciate in uno dei momenti più difficili della nostra storia comune. Non più semplici dichiarazioni di intenti ma idee e progetti ben chiari per il prossimo futuro. È ciò di cui ha bisogno l’Europa in questo momento. Lo stesso pragmatismo che dovrebbe indurre il nostro Governo a mettere da parte pregiudizi ideologici e utilizzare quindi i miliardi messi a disposizione dal MES per potenziare il sesto il nostro sistema sanitario”.

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