Spopolamento aree interne, “nasce” il borgo della rigenerazione: corsi di formazione su arte e ristorazione, Roma strizza l’occhio al Molise

Provvidenti si propone come il Borgo della Rigenerazione. Il più piccolo borgo del Molise vuol diventare grande e tornare ai fasti del tempo che fu mettendo in campo, grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione del sindaco Robert Caporicci, in parziale continuità con quella dell’ex sindaco Salvatore Fucito, tutte le energie per cambiare tendenza al fine migliorare la condizione di vivibilità aggregativa, culturale e socio economica del piccolissimo paese che vide la battaglia di Gerione, che cambiò le sorti dell’intera area basso molisana. Una giornata fredda, piovosa, quella di ieri 6 dicembre, ma ricca di speranze e di progettualità. Nella piccola sede comunale si è riunito il Comitato Promotore del progetto pilota dal titolo assai esaustivo: “Rigenerazione Provvidenti”. Si sono finalmente tracciate le linee da seguire e le azioni immediate che si andranno a consolidare entro pochissime settimane. La rigenerazione come sinonimo di resilienza ma anche come sprono ad attivarsi per rendere Provvidenti attrattivo e competitivo, ai fini culturali e turistici. La cultura al centro per poi aprirsi nel tempo a pratiche funzionali ed educative nel considerare fulcro fondante gli usi civici di cui il piccolo comune gode in proprietà. Corsi di formazione non solo nel campo della musica, per la quale Provvidenti grazie ad un progetto illuminato ebbe ad essere famoso. Non si intende ricalcare però la stessa via ma una strada che consenta di porsi all’attenzione in modo più specifico e settoriale. E poi corsi nella ristorazione, nelle tradizioni popolari, fulcro fondante di un territorio ancora straordinariamente legato a tali pratiche meritorie, nel doppiaggio, nelle arti visive, recitazione, lettura e letteratura in genere. Da qui l’immediata apertura di una bibliomediateca di ultima generazione che fungerà anche da punto aggregativo, divulgativo. Ci sarà spazio per la comunicazione e per lo studio di essa, grazie ad un caffè letterario che vuol essere spinta ad una sorta di relazione tra lo splendido borgo in pietra, la natura, la musica e la lettura. Il comitato, accessibile a chiunque condivida l’iniziativa senza personalismi e senza quella presunzione di essere la manna assoluta contro l’atavica ragione dell’essere “aree interne”, marginali e dedite allo spopolamento, apre al tesseramento e alla condivisione dandosi appuntamento all’inaugurazione del punto aggregativo. Presenti all’incontro esponenti della politica quali l’onorevole Lovecchio, vice presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Giuseppina Occhionero e Aida Romagnuolo, che hanno determinato con la loro presenza e con il loro impegno una linea comune nonostante militino in schieramenti decisamente diversi a riprova che i progetti pro territorio non hanno schemi politici precostituiti e la sinergia è senza dubbio l’arma migliore per confronto e partecipazione. Altresì presente il gruppo dei fondatori, l’attore Edoardo Siravo, che curerà la parte artistica e della recitazione, Lino Rufo, cantautore, che occuperà il tassello musicale, Dionisio Cofelice per la tradizione, Francesca Carnevale, che si occuperà della biblioteca in chiave decisamente innovativa, Lorenzo Lommano per la necessaria parte amministrativa, ed i soci fondatori appartenenti al mondo della società civile e della cultura in genere. Nel ribadire che il comitato è aperto a chiunque l’Amministrazione comunale a giorni condividerà un cartello partecipativo che avrà tempi definiti ai fini di corrispondere al taglio del nastro di una nuova vita per uno dei borghi più affascinanti del Molise. “Nulla è mai perduto finché il cuore riesce ancora a donar emozioni”.

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