Aree grigie, predisposti due moduli davanti gli ospedali di Termoli e Isernia per i pazienti potenzialmente contagiati

Sono in fase di realizzazione presso gli ospedali San Timoteo di Termoli e Veneziale di Isernia moduli aggiuntivi collegati ai due Pronto Soccorso. Si tratta di strutture che verranno adibite ad aree grigie, cioè ad aree nelle quali i pazienti che accedono al Pronto Soccorso per una qualsiasi patologia e che non abbiano fatto un tampone nelle ore precedenti, vengono sottoposti al test per comprendere se siano affetti anche da Covid. In questo modo, viene schermato l’ospedale dall’accesso di pazienti che potrebbero essere potenzialmente infetti. Perché nuove aree grigie e accanto ai Pronto Soccorso? “Per rendere l’accesso sempre più funzionale”, spiega il dg Asrem Florenzano. “Attualmente le aree grigie sono attive, sicure e svolgono la loro funzione di luogo di attesa di processazione del tampone dove, contemporaneamente, il paziente viene assistito in base alle necessità e alle patologie che presenta. Per rendere il lavoro degli operatori Asrem più funzionale, è stato chiesto alla Protezione civile l’utilizzo di questi moduli. Servono, allo stesso tempo e soprattutto, anche per un maggiore confort dei pazienti in vista dell’inverno: in questo modo potremo evitare le tende oppure altre strutture meno resistenti alle intemperie e più adatte all’estate”. Non sono posti letto di terapia intensiva oppure nuovi posti letto. Questi moduli costituiscono “posti letto d’appoggio” in attesa della processazione del tampone rapido e, se quest’ultimo è positivo, di quello molecolare di conferma. Sono due gli scenari successivi:
1) Il paziente è negativo. Allora, in base alle patologie che presenta, i medici decidono in quale reparto trasferirlo o, comunque, qual è l’approccio medico migliore in base al caso;
2) Il paziente è positivo. Viene stabilizzato e curato se necessario. Quando i medici ritengono che sia il momento, viene trasferito a Campobasso, UNICO Hub Covid della regione. I moduli, quindi, non sono né nuovi posti di terapia intensiva né posti letto Covid, ma solo un adeguamento funzionale per l’accettazione dei pazienti e per le aree grigie. “Le “vecchie” aree grigie (quelle attualmente funzionanti) sono sicure, come certificato anche a seguito dei controlli del Nas, ma migliorare quello che già c’è è sempre possibile e si lavora in tal senso”, aggiunge Florenzano, che specifica in risposta alle polemiche delle scorse settimane: “Termoli e Isernia non sono ospedali Covid. Va ribadito, come previsto dal piano approvato dal ministero, che l’unico Hub Covid sarà al Cardarelli. I 3 posti aggiuntivi di terapia intensiva a Termoli e i 2 a Isernia serviranno per i pazienti No-Covid, così da aumentare anche la possibilità ricettiva della sanità molisana, nonostante la pandemia in atto. Affermare che gli ospedali di Isernia e Termoli siano, di fatto o in via documentale, ospedali misti equivale a dire il falso”.

(foto d’archivio)

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