Vaccino anti Covid, previsto in settimana l’arrivo di 3mila dosi. Saranno distribuiti al Cardarelli e al San Timoteo. Priorità per ultraottantenni e personale medico

Ore 17. Archiviata la prima giornata simbolica del V-day, con tutti e 50 i vaccini anti Covid al momento somministrati in regione (sia agli operatori del Cardarelli sia a 20 ospiti della rsa di Ripalimosani), da domani scatterà la fase vera e propria di vaccinazione “a tappeto”, man mano che arriveranno le nuove dosi. Sono 9294 quelle spettanti al Molise almeno fino a gennaio, con le prime 3mila circa che saranno trasferite entro fine anno (quindi prossima settimana). In particolare “il 29 dicembre arriveranno poco meno di 1000 dosi al San Timoteo e il 30 dicembre circa 2mila saranno al Cardarelli“, ci ha informato il presidente della Regione Donato Toma, raggiunto al telefono. I due ospedali di Termoli e Campobasso sono gli unici al momento in regione dove sono allestite le celle frigorifere idonee per la conservazione dei vaccini (a temperature di circa a -80°). Tre ne sono state ordinate per il Veneziale di Isernia, che diventerà il terzo punto di stoccaggio locale. In caso di un incremento massiccio in futuro ci saranno a disposizione anche Neuromed, Unimol e Cattolica. Le altre dosi della prima campagna potrebbero essere distribuite in maniera settimanale, secondo quelle che corrispondono alle disposizioni nazionali (si parla di 470mila dosi a settimana in tutta Italia). Dati e direttive, però, sono in continuo aggiornamento. Altre 193 milioni di flaconi sono previste a livello nazionale da marzo ad agosto, quando si auspica di concludere la campagna. Chi avrà la priorità? Le categorie individuate fino a febbraio – su base volontaria – sono operatori sanitari e socio-sanitari, anziani e personale nelle rsa, ultraottantenni. Da marzo si aggiungeranno le persone impegnate in servizi essenziali, forze dell’ordine, personale scolastico, ultrasessantenni e soggetti compresi in aree focolaio. In questo secondo step i punti vaccino saranno allargati a gazebo e ambulatori dei medici di famiglia. Da giugno potranno vaccinarsi tutti gli altri e ci sarà la possibile predisposizione di punti vaccino in aree pubbliche, fiere e palestre. L’obiettivo entro la fine dell’estate è quello di raggiungere la cosiddetta immunità di gregge. Chi ha già avuto il Covid-19 può vaccinarsi? Sì. Stando a quanto riferito dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, “sicuramente chi ha avuto il virus ha una forma di immunità, quanto sia forte o duratura ancora non si sa” e “per questo il vaccino andrà fatto anche a chi ha avuto il Covid”.

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