Covid, nuovo appello di medici e odontoiatri: “Vaccini a tutti gli iscritti all’Ordine. Pronti ad azioni forti”

I medici e gli odontoiatri tornano a far sentire la loro voce affinché il piano di vaccinazione venga esteso a tutta la categoria e non solo ai professionisti impegnati nelle strutture ospedaliere e sanitarie. In una lettera inviata al presidente della Regione, al Commissario alla sanità, alla direttrice Asrem, Maria Virginia Scafarto, al Consiglio regionale e al sindaco di Campobasso, scritta “anche in rappresentanza di altri colleghi che già hanno manifestato la loro adesione tramite il proprio Ordine professionale, esposti come nessun altra categoria di lavoratori ai rischi di contagio attivo e passivo nel corso di questa grave pandemia durante l’esercizio della propria professione, chiedono di essere sottoposti con immediatezza, insieme al personale di studio, alle vaccinazioni previste, al pari degli altri operatori sanitari in servizio presso gli ospedali pubblici e privati convenzionati, poliambulatori, rsa, ecc.” E ancora. “Ricordando che già in altre regioni il piano vaccinale è stato giustamente esteso a tutti gli operatori della sanità non per privilegio ma per questioni di comprensibile salute pubblica, i sottoscritti ribadiscono con fermezza che la gestione del piano vaccinale, così come è stata finora portata avanti in Molise, vada con la massima urgenza riprogrammata portando prima a termine le vaccinazioni per tutta la platea del personale sanitario che, se deve tutelare la salute degli altri, in primis deve a sua volta essere tutelato con tutti i mezzi disponibili”. A seguito del mancato riscontro da parte della Regione alle precedenti richieste, l’Ordine di Campobasso nei giorni scorsi si è chiamato fuori dal Tavolo regionale sull’emergenza sanitaria. “Non intendiamo attendere i soliti tempi biblici per avere una risposta – concludono – e ci riserviamo di utilizzare tutti i mezzi democratici previsti per raggiungere quanto richiesto. E’ in gioco seriamente non solo la vita del personale sanitario, ma anche quella dei pazienti assistiti nei vari ambiti operativi”.

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