La street art sposa la sicurezza stradale, strisce pedonali ‘fiabesche’ davanti le scuole, i capolavori firmati Malatesta. FOTO

Nell’ambito della mobilità sostenibile, particolare rilevanza assume l’educazione ad una corretto utilizzo degli spazi e delle infrastrutture urbane destinate alla mobilità, quando rivolta a bambini e ragazzi in età scolare; quest’ultimi, chiamati quotidianamente a muoversi a piedi nelle aree limitrofe ai plessi scolastici, in situazione di promiscuità con le automobili, sono maggiormente esposti a rischi. La street-art si inserisce in questo contesto come una modalità di intervento dalle forti potenzialità funzionali, estetiche e sociali.

Grazie al sostegno del Comune di Campobasso, tre artiste dell’associazione Malatesta, da un’idea dell’assessore Simone Cretella, sono intervenute su quattro attraversamenti pedonali: via S. Antonio dei Lazzari (Istituto Colozza), via Friuli (Istituto Jovine), via Leopardi (Istituto Don Milani) e via Berlinguer (Istituto D’Ovidio), con l’intento di rendere più attrattivi i passaggi pedonali ai bambini e con l’obiettivo di evidenziare la segnaletica orizzontale, nell’ottica di sensibilizzare gli automobilisti sul tema della sicurezza stradale.

Un simbolo per la città, realizzato nel pieno rispetto delle leggi vigenti, che ha visto le artiste accettare la sfida e cimentarsi su superfici orizzontali, con l’utilizzo di vernici “spartitraffico”, che fanno sperare in una buona durata dell’intervento pittorico. Contraddistinte da stili pittorici diversi, le quattro opere comunicano tra loro, creando una continuità e un’unione concettuale. I macro-temi: accoglienza, armonia, leggerezza, vivacità. Così, le opere vanno a formare un crescendo di sensazioni, tutte parte di un unico flusso: quello che inizia dal sentirsi accolti, per poter vivere insieme in armonia e riscoprire tutta la leggerezza e la vivacità possibili.

L’attenzione dell’associazione Malatesta verso i temi di ripristino ed estetica urbana, assieme a quelli di sicurezza e mobilità, cerca di essere costante, seppur con le difficoltà attuali che hanno comportato la necessità di fare una scelta fra gli attraversamenti in attesa di rinnovo. L’esperimento mira ad ampliarsi, se le possibilità cresceranno, nella prospettiva di un’ottica cittadina sempre più attenta al ripristino urbano in tutte le sue forme, come fondamento della qualità della vita quotidiana. Il riscontro da parte dei passanti è stato entusiasta, durante e dopo i lavori. I cittadini di tutte le età hanno potuto vedere le artiste all’opera, regalando a loro stesse apprezzamenti di gioia e speranza.


ACCOGLIENZA – La volpe
I bambini vengono accolti all’ingresso della scuola da una grande volpe, uno dei personaggi più presenti nelle storie per l’infanzia. Qui è accoccolata e placida, lontana dalle rappresentazioni furbe e meschine delle favole classiche e più vicina al personaggio benevolo che incontra il piccolo principe nel celebre romanzo di Antoine de Saint Exupery: – Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi, ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro, tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo. – La volpe sonnecchia sulle strisce, che diventano morbide, appoggiate sulla sua folta coda dai colori caldi e autunnali.

ARMONIA – La musica
Le due figure speculari prendono ispirazione dalla dualità presente nei disegni delle carte da gioco. Qui vengono rappresentate due musiciste, una lo specchio dell’altra: ognuna suona il proprio strumento, da una parte e dall’altra della ‘carta’, in testa e in coda alle strisce pedonali. Le due figure s’incontrano nel rosso centrale che le unisce, per una fruizione dell’immagine che permetta di vedere una delle due donne in entrambi i sensi di attraversamento pedonale. Il disegno, di matrice fumettistica, vuole essere chiaro e immediato, proprio per la sua collocazione davanti ad una scuola per l’infanzia; mentre il piccolo parco adiacente all’ingresso dell’istituto ispira il colore verde dei capelli delle musiciste.

LEGGEREZZA – La natura
La natura insegna che è nell’essere semplici la vera complessità. Dal fuoco, al vento, fino alle piante: ogni elemento basilare ha in sé tanti processi complessi, ma il risultato è un’insieme di sensazioni serene, leggere. In città, il luogo dove non si smette mai di rincorrere l’eccesso, la grande difficoltà sta nel riuscire a “planare” sulle cose, acquisire la leggerezza necessaria ad un pensiero arioso e, per questo, finalmente lucido. Dopo un anno che ha appesantito più di altri la vita dei bambini, le pennellate astratte che la natura disegna vogliono dare un respiro emotivo anche all’asfalto, così che possa raccontare, di prima mattina, la storia di un giorno migliore.

VIVACITÀ – La geometria
Le forme che saltano subito all’occhio nel centro urbano sono le geometrie e i colori, quelle linee rappresentative di una densità che differisce dagli spazi più aperti della periferia, ma vuole “immergere” i passanti nei toni accesi e vivaci. La presenza di un muro antistante, fa sì che le geometrie colorate possano giocare con le superfici, componendosi in un insieme di tridimensionalità e dinamismo e favorendo l’arrivo a scuola come in un grande collage di colori!

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