Organizzano partita di calcetto in zona rossa, la strafottenza di un gruppo di giovani costa cara a 10 famiglie

Senza scrupoli e in balia delle regole. A distanza di pochi giorni, ancora un gruppo di giovani in Molise viene pizzicato dalle forze dell’ordine a violare le norme di contenimento della diffusione del Covid, stavolta alla ‘luce del sole’, senza neanche preoccuparsi di non dare nell’occhio. L’episodio nel fine settimana appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Agnone – comune fino a ieri in zona rossa – nell’ambito di un accurato screening su spostamenti, assembramenti ed uso dei dispositivi di protezione, hanno sorpreso 10 ragazzi intenti a disputare una partita di calcetto in un campetto comunale. Attività ovviamente vietata perché rientrante nello sport amatoriale di contatto. L’intervento dei Carabinieri ha dato il triplice fischio alla gara, dando modo di identificare i ragazzi, tutti provenienti da altri comuni. Ai giovani è stata contestata una sanzione amministrativa per la violazione delle norme anti-covid per un totale di 4 mila euro. Purtroppo siamo costretti nuovamente a chiederci se per tale strafottenza le famiglie siano complici dei figli o troppo distratte, non percependo la gravità della situazione. Il rischio di contagio – con potenziale e conseguente pericolo per genitori e nonni – è alto in episodi simili e bisogna avere ancora un po’ di pazienza prima di tornare a vivere momenti di socialità come questo. Tanti altri ragazzi vorrebbero godersi la vita in pieno e devono limitarsi per ora o comunque fare altro, consentito, richiamati dal senso di responsabilità o dai genitori. Peraltro sono le stesse regole che hanno costretto tantissimi commercianti a restare chiusi o limitare gli ingressi.

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