Cvtà Street, il murales simbolo del Molise sarà “abbattuto” per concedere il superbonus al sindaco

Lo storico murales della ragazza che si copre il volto con le mani realizzato dall’artista internazionale Alice Pasquini a Civitacampomarano nel 2015 che in qualche modo ha spianato il percorso al noto Cvtà Street Fest dedicato all’arte di strada, sotto la sua direzione artistica, è destinato a sparire. L’edificio di via Roma che propone su un lato l’immagine vista e fotografata negli anni da migliaia e migliaia di turisti, circolata in maniera virale sul web e oggetto di “sfondo” in tantissimi post social, sarà infatti abbattuto, o comunque oggetto di ristrutturazione che ne comprometterà l’attuale aspetto esterno. I motivi sarebbero prettamente legati alla sicurezza.

Il proprietario della costruzione è infatti il sindaco Paolo Manuele che al telefono ci conferma la sua intenzione, non più rinviabile, di aderire al Superbonus edilizio del 110% previsto dal Decreto Rilancio del 2020 dedicato agli interventi in ambito di efficienza energetica, antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. In questo caso, si tratterebbe di problemi strutturali, innanzitutto, a cui eventualmente si aggiungerebbe l’opportunità energetica. “Purtroppo è necessario intervenire quanto prima“, ci riferisce Manuele. E di conseguenza il muro non potrà essere salvato. Anche perché il sindaco, almeno finora, non ha previsto misure per conservarlo. I murales infatti sono realizzati sui muri delle abitazioni su concessione dei proprietari. Di conseguenza, gli stessi proprietari possono decidere un domani di cancellarli o di sacrificarli per uno scopo legittimo. “Fa parte della normalità“, aggiunge Manuele, il quale ci informa che al momento non ci sarebbero altre abitazioni in paese caratterizzate da murales destinate all’abbattimento. E’ anche vero, però, che un’immagine come questa ha contribuito ad accrescere la popolarità mediatica di un paese che non è certo solo street art ma anche storia e monumenti (pensiamo al Castello Angioino). Quindi, un vero peccato.

Le associazioni locali tuttavia si starebbero muovendo per provare a salvare l’opera di Pasquini. Che peraltro, chissà, potrebbe decidere di realizzarla nuovamente in un altro punto del paese, straziato negli anni dalla frana e dallo spopolamento. La ragazza che si copre il volto non è l’unica opera che porta la sua firma a Civitacampomarano, ce ne sono altre (bellissime) ma questa è forse la più emblematica. L’artista romana, classe ’80, che ha dato voce alle donne nell’arte e in particolare nell’arte di strada, ha un legame particolare con questa terra. Come ha raccontato lei stessa in più occasioni, suo nonno era originario di Civitacampomarano e quando ha ricevuto la prima proposta via mail di realizzare un murales in Molise ha accettato senza esitazione. Facendo molto di più. Ideando insieme ad altre persone un vero e proprio festival che ha permesso di far conoscere il paese in tutto il mondo.

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