A Casacalenda si “insedia” la comunità dei Pallottini: presentato don Ignazio, nuovo parroco e missionario. Una sfida nel segno dell’integrazione

Si chiama Don Ignazio ed è il nuovo parroco di Casacalenda. Il suo arrivo costituisce un curioso programma, una piacevole novità e una sorta di sfida per il futuro. Il sacerdote, di origine indiana, classe ’82 come la sindaca Sabrina Lallitto che ieri lo ha accolto a nome di tutta la comunità insieme al vescovo Gianfranco De Luca, fa parte della Società dell’Apostolato Cattolico, fondata dal sacerdote romano san Vincenzo Pallotti (1795-1850), dal quale deriva la dicitura popolare per i suoi seguaci pallottini“. Don Ignazio, che proviene dalla comunità di Lupara e che rileva il posto di Don Michele Di Legge, trasferito dopo 12 anni a Ururi e provvisoriamente sostituto da Don Antonio Giannone, che ha fatto la spola fra Larino e Casacalenda, non è solo un parroco. E’ un missionario. E porterà un’ondata di novità in paese. E’ accompagnato da altri due Pallottini, Padre Antonio e Padre Giuseppe, anche loro di origini indiane, e presto i tre saranno raggiunti da un gruppo di suore appartenenti alla medesima Società, così che, spiega la sindaca Lallitto, “a Casacalenda si formerà una vera e propria micro comunità“. Alla presentazione era presente anche Don Gabriele Tamilia (attuale parroco di Morrone) che è considerato il parroco storico di Casacalenda in quanto è rimasto al servizio del paese per 29 anni. Grande accoglienza è stata riservata a Padre Ignazio. Per Lallitto si tratta di un ulteriore passo nell’ambito della cultura dell’integrazione, da aggiungere all’importante progetto sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Niente di cui preoccuparsi, comunque, per i fedeli praticanti in quanto certe consuetudini saranno necessariamente rispettate. Ma nuove iniziative si intravedono all’orizzonte. Anche perché, ci informa la sindaca, “ci sarà una forte collaborazione con l’opera apostolica dei frati francescani“, un confronto di culture che promuoverà il processo di integrazione. L’aria di cambiamento tende sempre a scontrarsi con una forma di resistenza ma sarà proprio questa la sfida per la comunità di fedeli di Casacalenda.

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