Omicidio al terminal, sotto torchio per l’intera notte il presunto aggressore che ha sgozzato il 38enne campobassano. È in stato di fermo

Lunedì l'autopsia

Ore 11. È ancora nella Caserma di via Mazzini il presunto omicida di Cristiano Micatrotta (nelle foto in evidenza e al centro) – per gli amici semplicemente Cristian, – geometra 38enne campobassano, sgozzato nella tarda serata di ieri sera a due passi dal terminal bus della città, fra via Vico e la rotonda.

Giovanni De Vivo (foto su), coetaneo della vittima (difeso dall’avv. Mariano Prencipe), molto noto nell’ambiente della discoteca come dj e con qualche precedente di polizia alle spalle in tema di stupefacenti, dopo essere stato interrogato per tutta la notte dal pm Elisa Sabusco e dai Carabineri del Nucleo Operativo e Radiomobile che hanno effettuato i rilievi dopo il tragico episodio e stanno indagando sul fatto, è stato dichiarato in stato di fermo con l’ipotesi di omicidio volontario aggravato da futili motivi.

Entro 48 ore il pm Sabusco dovrà inviare la richiesta di convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari, che a sua volta avrà altre 48 ore a disposizione per fissare l’udienza di convalida e quindi della tramutazione del fermo in arresto, e nominare un perito per l’autopsia. I militari starebbero ascoltando in Caserma altri due giovani che pare fossero presenti sul posto al momento dell’accoltellamento. Ignoti per ora i motivi alla base del gesto, potrebbe essersi trattato di un raptus di follia durante una lite, forse favorito dall’assunzione di alcol o altro. Gli inquirenti starebbero vagliando anche la possibilità di una lite per futili motivi legati allo stupefacente, dal momento che entrambi avrebbero avuto qualche piccolo precedente di polizia in fatto di droga ma è tuttavia ancora prematuro fare ipotesi.

Intanto la città questa mattina si è svegliata sotto shock. Cristiano Micatrotta, che ultimamente pare lavorasse come manutentore di ascensori, conviveva con la fidanzata a Campobasso ed era molto conosciuto anche nell’hinterland. Da anni era uno dei fedeli portatori del Mistero di Sant’Isidoro nella sentita domenica campobassana di Corpus Domini. Sul luogo della tragedia, dove è ancora visibile purtroppo il segno della larga pozza di sangue della vittima, qualcuno ha lasciato un mazzo di rose in suo ricordo.

Ore 13.20. Sarà trasferito nel carcere di Benevento il 37enne Giovanni De Vivo, operaio e padre di famiglia, accusato dell’omicidio di Cristian Micatrotta, in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari nel Palazzo di Giustizia di Campobasso. Secondo ulteriori indiscrezioni e dettagli che emergono nel corso della ricostruzione della vigilia di Natale di sangue in via Vico, i quattro giovani si conoscevano tutti. La vittima insieme a due persone – una di loro sarebbe un parente di Cristian – si sarebbero recati in zona dove vive l’indagato e, stando ai racconti, avrebbero suonato al citofono per farlo scendere. Il confronto sarebbe poi degenerato nel litigio e nella colluttazione finita in tragedia. Anche uno degli altri due giovani, forse nel tentativo di dividere Micatrotta e De Vivo, sarebbe rimasto ferito.

Ore 19. Il pm Sabusco ha disposto l’autopsia sulla salma del 38enne. Sarà effettuata dal medico legale incaricato lunedì 27 dicembre presso l’obitorio del Cardarelli.

Ultim’ora. Omicidio vicino al terminal bus di Campobasso, 38enne ucciso a coltellate da un coetaneo. Fermato l’aggressore

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