“Le Terre del Tartufo” al festival Tipicità di Fermo, giunto alla sua 31esima edizione. L’idea di Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, sindaco di Pieve Torina, vuol disegnare un progetto di promozione turistica che ha nell’incontro del tartufo e dei prodotti della montagna il suo fulcro. Un’idea che mette insieme aree interne dell’Appennino, dal grande valore turistico e culturale, che mira a creare un meccanismo virtuoso di scambio tra chi più ha in termini turistici, e chi, come le aree interne, è rimasto indietro su questo fronte. Una risorsa che propone un territorio ricco di storia, cultura, prodotti tipici, biodiversità. L’idea, nel suo evolversi, ha visto legarsi al Festival “Tipicità”, grazie al suo patron Angelo Serri. Questi, professionista di grande esperienza, ha incardinato un percorso virtuoso, partecipativo e di assoluto spessore culturale, ambientale e commerciale, così da ampliare il parterre coinvolgendo niente poco di meno che Stefano Mosca, direttore della Fiera internazionale del tartufo Bianco di Alba, Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione San Miniato Promozione, Maurizio Varriano, in rappresentanza del Consorzio di Rete CiBiMolisani e delegato dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise. La 32esima edizione del Festival Tipicità non poteva avere inizio migliore. Il 9 marzo, infatti, si è tenuto il primo tavolo di lavoro coordinato dalla conduttrice di Linea Verde Life Monica Caradonna, che ha sancito l’accordo programmatico.
Esso vedrà San Miniato ospitare, in occasione dell’inaugurazione del Museo del Tartufo, che avverrà a breve, il primo di quattro incontri della squadra programmatrice nell’indirizzo dichiarato di ampliarla a altre regioni quali potranno essere l’Abruzzo, la Calabria e la Puglia. Il grande apprezzamento per l’opportunità creata, ha visto conclamare la vittoria della tipicità, grazie alla degustazione offerta dal Molise in collaborazione con la Puglia. Regina indiscussa la frittata di Montaquila dalle oltre 100 uova arricchita di tartufo e caciocavallo di latte da podolica. Accompagnata dalla pigna pasquale, dalla pampanella e dalla tintilia, grazie all’impegno preparatorio della famiglia Ricci dei Fornai Ricci, per la frittata e la pigna, della Cantina Catabbo, dell’Amministrazione Comunale accompagnata dall’esercizio artigianale di “Gino Pampa & Nella”, in riferimento alla pampanella, i palati dei numerosissimi presenti hanno apprezzato la succulenza, manifestato la gioia per prodotti ai più sconosciuti. La visione passionale della frittata accostata al salume pregiato dal colore rosso intenso, anche grazie al peperoncino speziato che lo avvolge, ha coinvolto l’ardente sprono all’applauso di una sala che di profumi e sapori ne ha dato incanto. Monica Caradonna, affascinata dalla dirompenza gustativa, ha espresso il suo gradimento che ha solleticato i più alla degustazione consapevole.
Azioni sinergiche mostrano l’importanza della rete, del virtuosismo generato da economie civili, della partecipazione attiva tradotta in collaborazione a volte anche perequativa, professionalità e identità. Esse, frutto di conoscenza messa a sistema, si traducono in volontà aggreganti che nell’operosità di pochi favorisce benessere multiplo. Filosofia consolidata dalle innumerevoli e tangibili prove/studio, messe in campo dal prof. Stefano Zamagni, economista, molto amato in terra Marchigiana, cittadino onorario di Guglionesi in Molise. Presto, proprio la piccola regione dell’Italia del Centro Sud, offrirà ospitalità ai rappresentanti dell’Università di Camerino e della “Tre Valli” Cooperlat. Crescere e compartecipare ad essa, consente sinergie e metodologie per superare difficoltà e differenze. Per dirla alla Roland Topor: L’essere umano è pazzo. Ha tutto ciò che gli serve per essere felice: la gastronomia, i grandi vini, la terra che è così bella, le donne così carine, i tartufi, ma si ostina a volere i soldi -. Prima di essi, si ricostruisca il tessuto identitario e si torni a considerare il Mondo quale Padre e non Padrone così da favorire il risveglio dall’atavica dormienza. Tipicità ormai è un brand tutto Marchigiano che apre nuove porte. La presenza massiccia delle istituzioni lo dimostra. Scambi e partecipazione sono alla base del successo e nel brindare al successo, non è mancato l’augurio di una proficua sinergia festeggiata con la colomba all’olio d’oliva dei Fornai Ricci da Montaquila, apprezzatissima dal presidente della Regione ospitante, Francesco Acquaroli, che pubblicamente ha inteso evidenziare il magnifico rapporto con il presidente molisano Francesco Roberti, con il quale dirigere, condividere e rafforzare percorsi di crescita culturali qual è quello intrapreso del tartufo. Una cena di gala nippo/marchigiana impreziosita di insalata idroponica molisana, alla presenza di centinaia di ospiti illustri, ha chiuso una giornata intensa che ha aperto nuovi scenari e orizzonti sempre più sfavillanti.
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