Emozionante. Imperdibile. Struggente. La processione del Cristo Morto, a Campobasso, è uno spettacolo che coinvolge a 360 gradi e al quale si ha sempre voglia di assistere come fosse la prima volta. Alle 18 in punto il corteo composto dall’effige di Gesù scortato simbolicamente al sepolcro e dalla Madonna Addolorata, con i rispettivi portatori, dal numeroso coro che intona lo struggente canto sulle note del Teco Vorrei di De Nigris, oltre che da autorità civili e religiose, associazioni, gruppi scout e altri rappresentanti territoriali, è uscito dalla chiesa di Santa Maria della Croce per iniziare il lungo cammino per le strade centro della città, a cominciare dal borgo antico. Come sempre, la Passione di Cristo viene seguita da migliaia di fedeli e curiosi appostati ai lati della processione, lungo l’itinerario annunciato, o affacciati a finestre e balconi. Nell’epoca dei social, chi non è potuto essere presente, ha potuto assistere alla toccante manifestazione seguendola in tv o sul web, con video trasmetti dai media o a livello amatoriale da semplici cittadini. Nell’ambito del percorso, in serata tappa davanti al carcere per la consueta lettura della preghiera del detenuto.
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