“Duecentomila euro di soldi pubblici per un progetto irrealizzabile: l’amministrazione provinciale di Isernia butta letteralmente alle ortiche risorse senza concertare la scelta con i cittadini”.
E’ il commento del consigliere regionale del M5S Andrea Greco in merito alla ricostruzione della scuola San Marco ad Agnone.
“In qualità di consigliere regionale, ritengo doveroso esprimere la mia totale contrarietà rispetto alla decisione presa dall’amministrazione provinciale di Isernia, guidata dal presidente Daniele Saia. Parliamo di oltre 200.000 euro solo per la progettazione di un intervento che prevede la demolizione e ricostruzione della scuola San Marco, situata in pieno centro storico ad Agnone. Un vero e proprio ecomostro adiacente all’omonimo Palazzo, sede delle Biblioteche riunite e del consiglio comunale.
La decisione solleva forti perplessità e dubbi sulla reale utilità e sostenibilità di un progetto che, peraltro, non ha alcuna copertura finanziaria per la sua effettiva realizzazione, indicata quale ipotetico Ostello della gioventù.
Infatti, l’investimento di denaro pubblico si limita esclusivamente alla progettazione (con un ribasso del 50%) dell’opera, senza fornire alcuna garanzia o indicazione su come verranno reperiti i fondi necessari per la sua costruzione. Il rischio concreto è quello di progettare una infrastruttura che non vedrà mai la luce, lasciando i cittadini senza risposte e con risorse pubbliche mal gestite.
Ricordo che l’area in cui sorge la scuola San Marco, in passato sede delle scuole elementari e dell’Istituto Alberghiero, sia ben più strategica per Agnone. Piuttosto che insistere su un’idea che non risponde alle esigenze della cittadinanza, sarebbe opportuno considerare alternative più consone alle reali necessità degli abitanti. Tra queste la realizzazione di un parcheggio interrato, più utile a residenti, turisti e alle attività ricettive che popolano il centro storico. Inoltre, sopra il parcheggio, ritengo sia fattibile la costruzione di una piazza che arricchirebbe il contesto urbanistico del centro storico tra i più caratteristici del Molise. Potrebbe diventare uno spazio panoramico aperto e accessibile a tutti che andrebbe ad impreziosire l’intero contesto urbano con costi molto minori.
Come sindaco di Agnone e presidente della Provincia, Saia avrebbe il dovere di ascoltare le voci della comunità e rispondere alle necessità di chi vive e opera in quella zona. Invece, si prosegue con decisioni insensate e senza alcuna consultazione o visione a lungo termine per il futuro della collettività. Un fatto che, a mio avviso, mina la legittimità stessa delle decisioni prese e degli atti approvati. Ripeto: non si possono fare scelte del genere senza consultare la cittadinanza.
In un momento storico in cui ogni risorsa pubblica deve essere utilizzata con attenzione e lungimiranza, sprechi simili vanno nella direzione opposta del bene comune.
Quindi, al presidente Daniele Saia, all’amministrazione provinciale e comunale di Agnone, chiedo di rivedere con urgenza la decisione; di avviare un vero confronto con la comunità e di orientare i fondi pubblici verso progetti realizzabili, che migliorino la qualità della vita dei residenti e diano respiro alle attività turistiche e commerciali presenti.
C’è bisogno di visione e capacità per immaginare un assetto urbano innovativo capace di venire incontro agli interessi dei cittadini, non colate di cemento e spese per progetti senza la copertura economica per realizzarli. A tal proposito sento il dovere di fare un appello ai cittadini: dobbiamo reagire e far sentire la nostra voce prima che l’ennesimo sfregio al territorio sia compiuto”.
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