Il 12 dicembre 1969 alle ore 16:37 una bomba esplode alla Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano. L’ordigno contenente 7 chili di tritolo provoca 16 morti e 87 feriti. É l’atto che segna l’inizio del terrorismo politico in Italia. Le prime indagini portarono all’arresto degli anarchici Pietro Valpreda e Giuseppe Pinelli, quest’ultimo morto tre giorni dopo cadendo dal quarto piano della Questura di Milano. Successivamente si dirottò verso la pista neofascista, ci furono molti arresti ma molti degli imputati neofascisti furono aiutati e coperti da settori deviati dei servizi segreti. Nonostante nuove prove e testimonianze che hanno attribuito la responsabilità dell’attentato ai neofascisti Franco Freda e Giovanni Ventura, nessuno è stato condannato. La strage di Piazza Fontana resta impunita. GiuPrio
Comunali, apertura uffici per il rilascio delle tessere elettorali
La tessera elettorale è il documento che permette l'esercizio del diritto di voto e che attesta la regolare iscrizione nelle...
Leggi tutto