Associazioni, proprietari agricoli, sindacati, semplici cittadini, uniti in strada per manifestare il loro dissenso contro l’installazione di un impianto di trattamento di rifiuti umidi nel territorio di Sassinoro, a ridosso del Molise. E dalla provincia campobassana erano presenti numerose persone, anche del mondo delle istituzioni, come il presidente della Provincia Antonio Battista. Il corteo, composto da trattori e persone a piedi con striscioni, e partito questa mattina da contrada Guadocavalli, a Sepino, ha raggiunto l’area Pip del comune di Sassinoro, dove è attivo da diversi mesi un presidio di cittadini che lottano per dire “no” alla discarica. “La decisione della Regione Campania – commenta la Cgil – di autorizzare un impianto di compostaggio della frazione umida per 22mila tonnellate nel comune di Sassinoro, all’interno del Parco Nazionale del Matese istituito con la Legge n. 205/2017, a poche centinaia di metri dal fiume Tammaro e a confine con il Molise, rappresenta un grave rischio per i cittadini, per l’ambiente e per le produzioni tipiche di un territorio vocato all’agricoltura, all’artigianato, alla zootecnia, al turismo e alla cultura. La Valle del Tammaro costituisce un aggregato di raro pregio ambientale, è attraversata dal Regio Tratturo Pescasseroli–Candela e dal fiume Tammaro che alimenta l’invaso artificiale di Campolattaro, è un presidio naturalistico riconosciuto dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente con più Siti di Interesse Comunitario, Aree Protette e Zone sottoposte a vincolo paesaggistico, storico, culturale e archeologico”. Al.Am.
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