Battista azzera la giunta a 4 mesi dalle elezioni, verifica degli alleati?

Nelle scorse ore il sindaco di Campobasso ha ribadito il regolamento che limita l’uso di materiale pirotecnico il 31 dicembre ma il “botto” più forte di fine anno, intanto, forse lo ha fatto scoppiare proprio lui. Giunta di Palazzo San Giorgio azzerata, a un paio di giorni dal 2019 e a quattro mesi dalle elezioni amministrative. Una bocciatura della sua squadra? Possibile. Come è possibile che si tratti di una verifica dei suoi “fedelissimi” in vista dell’appuntamento politico di primavera, considerando che nelle scorse settimane – e in virtù dei cambiamenti che hanno interessato sia il Governo nazionale che quello regionale nel 2018, – voci di corridoio avrebbero visto esponenti dell’esecutivo cittadino già in procinto di schierarsi con “colori” diversi. Per Battista, che ha convocato la stampa questo pomeriggio per spiegare le ragioni della sua decisione, si tratta di una “puntuale ricognizione all’interno della squadra di governo per fare il punto sugli obiettivi che l’esecutivo si è posto di raggiungere in previsione della scadenza del mandato elettorale”, ecco perché la bocciatura, se tale può essere considerata, ben si sovrappone con una prova di fedeltà. Un modo quindi per testare i nervi dei suoi alleati, magari per premiare da una parte e punire dall’altra in vista delle prossime candidature. Dei novi assessori uscenti – Pietro Maio, Bibiana Chierchia, Salvatore Colagiovanni, Massimo Sabusco, Alessandra Salvatore, Stefano Ramundo, Maria Rubino, Franesco De Bernardo, Lidia De Benedittis – alcuni potrebbero essere riconfermati, altri sostituiti da qualche consigliere della maggioranza. Non è detto che saranno di nuovo nove gli assessori, anche perché in pochi mesi non ci sarebbe il tempo sufficiente per la programmazione, salvo mantenere la logica del consenso. Con il Movimento 5 Stelle al Governo insieme alla Lega, con quest’ultima che nel centrodestra ha ormai rilevato il ruolo di gruppo leader e con l’esecutivo regionale di centrodestra in qualità di “supervisore”, è anche evidente come il sindaco voglia mettersi sulla difensiva.

Battista: “Fuori i transfughi e chi pensa di vivacchiare”.
Nell’incontro con la stampa il sindaco Battista ha chiarito la sua decisione, giustificandola con due motivazioni. La prima, bisogna perseguire gli impegni di giunta fino alla fine. Secondo, capire chi sta ancora con lui e col centrosinistra e chi ha già preso un’altra strada. “E’ un atto forte il mio, ma già annunciato agli assessori. Bisogna fare una verifica delle cose fatte e di quelle che mancano da fare. Loro hanno un rapporto fiduciario non solo con me ma con l’intera cittadinanza. Devo capire chi ha ancora intenzione di concludere questa legislatura in maniera incisiva e chi vuole solo vivacchiare. Inoltre chi resta con me sa che dovrà impegnarsi per il centrosinistra in vista delle nuove Amministrative. Io sono pronto a ricandidarmi, ma rimetto la decisione alla coalizione”.

(in basso un estratto della conferenza stampa)

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