‘Resiste’ ai domiciliari per poche ore, pizzicato in strada il pusher del ‘covo’ di via Piave, tradotto in carcere

Nella mattinata di ieri, 2 aprile, il GIP del Tribunale Ordinario di Campobasso ha convalidato l’arresto in flagranza di reato effettuato dagli agenti della Questura di Campobasso il 30 marzo scorso per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di un cittadino gambiano di 33 anni con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, richiedente la protezione internazionale e senza fissa dimora, il quale al momento dell’arresto occupava abusivamente un edificio abbandonato situato in via Piave, a Campobasso, dove veniva spacciata la droga. Il cittadino gambiano, nei giorni scorsi, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, è stato sorpreso dal personale della Questura a vagare per le strade del capoluogo, motivo per il quale gli è stato contestato anche il reato di evasione. Su disposizione del GIP, è stato pertanto condotto nel carcere di via Cavour per essere sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere. Sempre nella mattinata di ieri, i poliziotti hanno dato esecuzione ad un altro ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Campobasso a carico di un 40enne, originario di Campobasso, il quale, già sottoposto a detenzione domiciliare per reati inerenti gli stupefacenti, dovrà scontare la pena residua di 4 anni, 2 mesi e 2 giorni di reclusione. Nel pomeriggio del 31 marzo scorso, invece, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora in Campobasso emessa per competenza territoriale dal GIP del Tribunale Ordinario di Foggia, un 21enne del capoluogo, già arrestato dagli agenti lo scorso 14 marzo per il reato di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Il giovane era stato intercettato di rientro da San Severo ove si era recato per rifornirsi della droga.

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