Molise Acque aumenta le tariffe con effetto “retroattivo” e chiede il “conto” dal 2016, sindaci sul piede di guerra

Corallo convoca d'urgenza Comitato Egam

Il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Molise Acque ha disposto con propria delibera l’aumento tariffario, nell’ambito della gestione dei servizi idrici di captazione e grande adduzione, in virtù di un adeguamento – fermo al 2011 – che sarà applicato dal 2016, comprendenti quindi anni precedenti a quello oggi in corso. Il via libera è arrivato dall’Ente di Governo dell’Ambito Molise per il servizio idrico integrato (noto con l’acronimo di EGAM) con nota del dicembre 2021, dopo che il Commissario dell’Ente, con proprio decreto dell’aprile del 2018, aveva approvato le nuove tariffe. Un iter burocratico lungo che è arrivato a definizione praticamente alle porte del 2022, con la conseguenza non dell’applicazione dell’adeguamento tariffario per il nuovo anno bensì a partire dall’anno della originaria istanza, il 2016. Ne consegue che, come scrive il CdA, “gli eventuali conguagli correlati al presente schema tariffario (2016-2019), saranno oggetto di successivi calcoli e determinazioni dei competenti Uffici della struttura aziendale dell’ASR Molise Acque e che gli stessi dovranno essere recuperati, a seconda dei casi, in un arco temporale non superiore ad anni 10, anche al fine di salvaguardare la sostenibilità sociale delle tariffe applicate all’utenza finale“. Quindi scatterà per forza di cose un aumento delle tariffe per recuperare il regresso, spalmato in massimo 10 anni, così da non gravare in maniera insostenibile sull’utenza finale. Importi da aggiungersi, probabilmente, agli adeguamenti tariffari degli anni successivi.

Chiaro che questo provvedimento ha fatto andare i sindaci su tutte le furie. Il primo cittadino di Trivento, Pasquale Corallo, in qualità di rappresentante del Bacino Territoriale “Medio Sannio”, che comprende una ventina di comuni, ha chiesto con urgenza la convocazione del Comitato Egam, dal momento che non condivide il provvedimento, “mai rappresentato e condiviso in alcuna riunione di ambito precedentemente avvenuta“. “E’ necessario – aggiunge – ottenere immediatamente un chiarimento su cosa succederà e, soprattutto, scongiurare un aumento così come prospettato. Sono fiducioso e mi auguro che si arriverà ad un punto di incontro. Qualora venissero applicati gli aumento la vedrei dura per tutti“. Per il sindaco di Vinchiaturo, Luigi Valente, “tutte le Amministrazioni Comunali del Molise si verrebbero a trovare nella inevitabile condizione di non poter assolutamente far fronte al pagamento a conguaglio in favore di Molise Acque di ingentissime somme non potendo, peraltro, certamente richiederle ai cittadini in un momento così drammatico per tutti, visto anche che le tariffe comunali vengono approvate annualmente in fase di approvazione del bilancio“. E ancora: “ALI Molise sosterrà in ogni modo i Comuni che si opporranno al tentativo di mettere in esecuzione tale assurdo adeguamento retroattivo del metodo tariffario che conterrebbe chiari  profili di illegittimità; a tal proposito si preannunciano già numerosi ricorsi da parte dei Sindaci i quali  potrebbero anche pensare ad un’unica azione giudiziaria collettiva in difesa di tutti i  comuni molisani, anche se la migliore soluzione da percorrere resterebbe quella politica con l’intervento della  Regione Molise a tutela dei comuni molisani“.

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