Close Menu
  • Chi Siamo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Politica
  • Storia
  • Campobasso
  • Isernia
  • Sport
  • Eventi
  • Contatti
    • Pubblicità
    • Redazione
    • Contatta la redazione
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (UE)
Facebook X (Twitter) Instagram
venerdì 4 Luglio 2025 - 04:47:11 PM
News
  • Calcio, il Campobasso piazza un altro colpo: arriva la mezzala Antonio Gala
  • Sonia Bergamasco sarà la “super ospite” di Molise Cinema 2025
  • Progetto “AWeS0Me PLUS”, materiali di scarto come risorsa per il settore edile: promosso workshop
  • Formazione e orientamento, firmata nuova intesa tra Unimol e Ufficio scolastico regionale. VIDEO
  • “I territori contano”, una proposta di riforma costituzionale per dare voce alle aree fragili del Paese
  • Auto contro pullman, muore una donna sulla Statale 87
  • Roan, sequestrati 40 kg di polpi pescati illegalmente
  • Biblioteca Albino, Cofelice: “Il Ministero risolva la questione. Il Molise non può più aspettare”
Facebook X (Twitter) Instagram
Molise Tabloid
La Molisana
  • Chi Siamo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Politica
  • Storia
  • Campobasso
  • Isernia
  • Sport
  • Eventi
  • Contatti
    • Pubblicità
    • Redazione
    • Contatta la redazione
Molise Tabloid
Home»1. Categorie news»Attualità»Strage via D’Amelio, Battista: ‘Da Falcone e Borsellino abbiamo imparato a combattere la mafia’

Strage via D’Amelio, Battista: ‘Da Falcone e Borsellino abbiamo imparato a combattere la mafia’

0
Di MoliseTabloid il 19 Luglio 2018 Attualità
img

“Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”. Le parole di Paolo Borsellino facevano eco in un’Italia sorda o che non voleva sentire il grido d’allarme di chi la mafia la indagava e sapeva come combatterla. Combatterla con le armi della giustizia, le uniche in suo possesso, armi che fanno meno male di una lupara, ma che tagliano meglio di qualsiasi lama e che si insinuano nei labirinti di organizzazioni radicate che macinano soldi e che si sbarazzano con facilità di chi osa ostacolare piani e affari criminosi. Borsellino lavorava a capofitto per smontare ogni strategia malavitosa. Era una figura scomoda: era scomodo il suo pensiero, era scomodo il suo sapere come il suo operare. Alle persone che gli erano accanto diceva di sentirsi “un cadavere che cammina” ma credeva nel convincimento del suo collega Giovanni Falcone: “gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Bisognava andare avanti, continuare a scavare. “Giovanni Falcone – diceva Paolo Borsellino – sarebbe stato distrutto. E ciò che più mi addolorava era il fatto che Falcone sarebbe allora morto professionalmente nel silenzio, e senza che nessuno se ne accorgesse”. La strage di Capaci lo aveva scosso ma non fermato, anzi aveva rafforzato le sue convinzioni. L’aria era tesa, irrespirabile, ma era impossibile fermarsi. Dava fastidio Borsellino e appena due mesi dopo quel drammatico 23 maggio del 1992, in via D’Amelio, esplode un’autobomba che non lascia scampo al magistrato e a cinque agenti della scorta: Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Era il pomeriggio del 19 luglio del 1992. Due pesanti ‘avvertimenti’, in meno di 60 giorni, per mettere a tacere definitivamente due uomini legati dallo stesso impegno civile: sconfiggere quella malavita che non era ‘invincibile’. “Due stragi che lacerarono profondamente il nostro Paese – ricorda il sindaco di Campobasso Antonio Battista – ci ritrovammo senza due punti di riferimento, senza due pilastri dell’antimafia che tanto avevano fatto e che tantissimo avrebbero potuto ancora fare per sconfiggere un cancro sempre pronto a mettere in ginocchio l’Italia. Mi chiedevo spesso come sarebbe stato il ‘dopo’, come si sviluppassero le indagini, come si sarebbe evoluto il lavoro dei due magistrati, come le loro inchieste avrebbero continuato a minare il terreno del malaffare, in che modo l’attacco frontale ai boss avrebbe avuto ricadute sui loro sporchi affari. Tante domande, tante incognite ma anche tanta speranza. In questi 26 anni l’Italia è cambiata. Due figure di così alto spessore hanno aiutato a modificare il nostro Paese, ad avvicinarci in modo più diretto alla legalità. Una legalità che è diventata più consapevole e diffusa, soprattutto grazie alla nascita di tante associazioni che operano senza sosta affinché gli insegnamenti lasciati da Falcone e Borsellino rimangano impressi nella nostra mente e ci guidino nel nostro agire. Le loro indagini hanno permesso di avviare processi e di spalancare le porte del carcere a tanti boss, ma credo che l’eredità più preziosa che i due magistrati ci abbiamo lasciato riguarda l’approccio consapevole nei confronti della legge e quella richiesta di giustizia che nessuno potrà sottrarci. Da loro abbiamo imparato a denunciare, a demolire i muri di silenzio, a ragionare di legalità, a pensare che la mafia esiste ma che ognuno di noi può combatterla quotidianamente agendo con trasparenza e responsabilità e inculcando nei giovanissimi quel senso di Stato, quell’educazione all’umanità e alla civiltà che ci aiuteranno a costruire una comunità capace di guardare con fiducia al nostro futuro”.

img
Condividi. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email Telegram WhatsApp
MoliseTabloid

Articoli Correlati

Progetto “AWeS0Me PLUS”, materiali di scarto come risorsa per il settore edile: promosso workshop

3 Luglio 2025

Formazione e orientamento, firmata nuova intesa tra Unimol e Ufficio scolastico regionale. VIDEO

3 Luglio 2025

“I territori contano”, una proposta di riforma costituzionale per dare voce alle aree fragili del Paese

3 Luglio 2025

Ultimi articoli

Calcio, il Campobasso piazza un altro colpo: arriva la mezzala Antonio Gala

3 Luglio 2025

Sonia Bergamasco sarà la “super ospite” di Molise Cinema 2025

3 Luglio 2025

Progetto “AWeS0Me PLUS”, materiali di scarto come risorsa per il settore edile: promosso workshop

3 Luglio 2025

Formazione e orientamento, firmata nuova intesa tra Unimol e Ufficio scolastico regionale. VIDEO

3 Luglio 2025

“I territori contano”, una proposta di riforma costituzionale per dare voce alle aree fragili del Paese

3 Luglio 2025

Auto contro pullman, muore una donna sulla Statale 87

3 Luglio 2025

Roan, sequestrati 40 kg di polpi pescati illegalmente

3 Luglio 2025

Biblioteca Albino, Cofelice: “Il Ministero risolva la questione. Il Molise non può più aspettare”

3 Luglio 2025

Emergenza caldo, stop al lavoro sotto il sole nelle ore critiche: Roberti firma ordinanza

2 Luglio 2025

Usa torcia artigianale contro i nidi di calabroni e dà fuoco al garage

2 Luglio 2025
loader-image
Meteo
Campobasso
4:47 pm, 07/04/2025
temperature icon 30°C
nubi sparse
80 %
1022 mb
15 Km/h
Vento: 26 Km/h
Nuvole: 77%
Visibilità: 7.409 km
Alba: 5:32 am
Tramonto: 8:39 pm
Weather from OpenWeatherMap

Registr. presso il Tribunale di Campobasso: 3/2013 del 14.11.2013, Cron. 1254
Roc: iscrizione n° 25549 (Prot. 1138/com/15 del 30.04.2015)
P.Iva: 01707150700

Molise Tabloid
Piazza Libertà snc
86010 San Giuliano del Sannio (CB)

Tel.+39 3333169466

Scrivici a:
info@molisetabloid.it
commerciale@molisetabloid.it

  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (UE)
© 2025 Molisetabloid -Powered by Robarts.

Digita qui sopra e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare.

Molise Tabloid
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}